Il welfare come filosofia della nostra impresa

Il welfare come filosofia della nostra impresa

Benessere, armonia, partecipazione, riconoscimento, appartenenza, sostegno: mettiamo al centro le persone

Cos’è il welfare aziendale nella nostra realtà?

È una filosofia, un modo di condurre l'impresa ponendo al centro le persone che ne sono parte, è un volano per il benessere lavorativo, un investimento felice per la crescita produttiva dell’azienda.


Una crescita che in questi anni è stata costante, ponderata, naturale, “mattone dopo mattone”. Così inizia la chiacchierata con Alessandro Corradetti, il Responsabile Risorse umane, uno dei più anziani, lavorativamente parlando, in Panichi dal 2011.


"In dieci anni la cosa più importante che ho imparato è che certi risultati si raggiungono soltanto con un grande lavoro di squadra in cui ognuno mette in campo le proprie capacità e professionalità: il nostro gruppo ne è la prova"


continua Alessandro “ci siamo affermati come una realtà giovane e dinamica, capace di rispondere al territorio e alle molteplici esigenze del settore. L’avvio di stimolanti progetti di welfare aziendale combinato alle sfide future che abbiamo già in cantiere ci offriranno la possibilità di raggiungere obiettivi sempre più significativi”. 


Il welfare non solo come “programma di”, ma come tratto distintivo del clima aziendale che si respira, benessere, attenzione e ascolto che combinati responsabilizzano i dipendenti in un momento in cui ognuno sta dando qualcosa in più, fanno sentire ciascuno parte di un tutto, generano lo scatto di entusiasmo. Si percepisce di rappresentare un valore per lo sviluppo dell’impresa. 


Il senso dell’adozione del welfare aziendale come approccio è ben descritto nelle parole del nostro amministratore unico Stefano Panichi:


“L’obiettivo è rendere il luogo di lavoro un contesto piacevole, armonioso, dove stare bene, facciamo del nostro meglio perché chi lavora con noi si svegli ogni mattina felice di recarsi in azienda, da sempre e soprattutto in questo momento storico di enorme intensità lavorativa dove il benessere delle risorse umane ingaggiate porta a una partecipazione spontanea, rafforzata dal senso di riconoscimento e di appartenenza”.


“Da tre anni - spiega Stefano - stiamo portando avanti un processo di responsabilizzazione e formazione cercando di iniziare gli impiegati a un percorso manageriale, rendendoli partecipi delle attività dell’azienda. A fronte di questo abbiamo anche un forte programma di patrimonializzazione per cui gli sforzi di tutti diventano solidità dell’azienda e non ricchezza della proprietà. Se il lavoro va bene, va bene per l’azienda nel suo complesso e c’è un ritorno in termini di benefit e servizi per ognuna delle figure che formano la squadra”.


Condivisione, apertura alle esigenze di chi lavora in azienda, occasioni di scambio e interazione fuori dall’ambiente di lavoro, con organizzazione di eventi e momenti conviviali, attività sportiva proposta come risorsa per staccare e ricaricarsi durante l’orario di lavoro: tutto questo contribuisce a rendere l’ambiente sereno, armonioso e stimolante per chi ne fa parte, attrattivo per chi potrebbe diventarlo. 


Centosettantamila euro in due anni l’investimento a favore del programma di welfare aziendale avviato lo scorso anno: sanità, sport, benessere, viaggi, intrattenimento, scuola, casa i macro settori in cui spaziare tra agevolazioni, sconti e rimborsi. Ogni dipendente o collaboratore, impiegato o operaio ha il suo plafond mensile di cui disporre secondo le proprie necessità, attraverso una piattaforma che gestisce strutture convenzionate e richieste, con formazione da parte della responsabile del programma, Maria Tassoni, ai beneficiari su come usufruire dei benefit. 


Ad avvalorare quanto raccontato fin qui, la testimonianza di Pamela Palazzese, controller di gestione del gruppo, proveniente da aziende industriali multinazionali ed entrata a far parte di questa realtà a settembre 2021: “Credo che il welfare sia lo strumento che manifesta apertamente e concretamente quello che è l’approccio di questa azienda, di Stefano, di Simone verso i propri dipendenti; di fatto hanno un’attenzione particolare verso le persone che lavorano con loro e si rendono conto dell’impegno profuso nelle attività e proprio per questo hanno trovato un modo, secondo me da elogiare, per riuscire a coccolarci, a prenderci cura di noi, dei nostri familiari a ottimizzare il nostro tempo libero. Venendo da realtà multinazionali che potevano vantare enormi vantaggi anche nella gestione del personale perché avrebbero potuto trovare molti modi per valorizzarlo, devo ammettere che non arrivavano a tali risultati, non arrivavano a metterti al centro, a darti valore. Ecco questo è quello che secondo me fanno loro. Si innesca in automatico una sorta di fidelizzazione, di gratitudine, che manifesti lavorando nel miglior modo possibile. Sono lungimiranti, hanno una mente super aperta nonostante il contesto locale, vedono il potenziale, cercano di farlo risaltare e di metterti in condizione di esprimere te stesso a 360 gradi.


Ti fanno respirare un contesto molto più che locale, ti coinvolgono a pieno, creano attività di condivisione, sono attenti al tuo benessere psico-fisico all’interno del luogo di lavoro: ti valorizzano e tu cerchi di valorizzare al massimo il lavoro che fai per loro perché, davvero, lo meritano”.


Un caso esemplare di imprenditorialità etica sul territorio piceno.