Uniti per la ricostruzione del tessuto economico post-sisma nelle nostre aree interne in chiave sostenibile
Si punta sulle filiere forestali del legno dei Monti della Laga nel cuore del cratere sismico marchigiano, tra i Comuni di Acquasanta Terme ed Arquata del Tronto, per valorizzare il patrimonio boschivo, oggi prevalentemente utilizzato come legna da ardere, e ripartire.
Due sono i progetti integrati sviluppati in questa direzione, promossi dal Consorzio BIM Tronto e finanziati in parte dal PSR Marche 2014 – 2020, in parte tramite un Contratto di rete finanziato dal Piano nazionale complementare sisma Next Appennino. Tra le realtà che partecipano attivamente dell'operazione di ripartenza post-sisma, oltre alle imprese forestali locali e alle Comunanze Agrarie, le principali proprietarie delle aree boschive, c'è la società di trasformazione e commercializzazione Laga Legno Srl, che si occuperà di produrre e vendere in tavolato, cippato e pellet, il legno proveniente dai boschi del nostro Appennino.
"Ed è proprio di Laga Legno che abbiamo deciso di diventare soci, dedicando attenzione, tempo e denaro, perché ci crediamo, perché pensiamo che possa essere un'area di intervento che funziona e cresce, perché siamo convinti che la ricostruzione post-sisma passi inevitabilmente per la ricostruzione del tessuto economico locale e perché, in un'ottica di diversificazione delle nostre attività, poter coniugare la sostenibilità ambientale allo sviluppo territoriale delle zone terremotate ci è sembrata un'occasione straordinaria per fare la nostra parte". Queste le parole di Stefano Panichi.
La finalità dei progetti di filiera è una gestione boschiva sostenibile e oculata, attenta al territorio e con tangibili ricadute sull’economia territoriale: un percorso di rilancio e di valorizzazione della comunità locale e dei suoi abitanti.
L’utilizzo dei circa 4.000 ettari di bosco partirà proprio dalla riqualificazione delle vie di accesso, attraverso la riqualificazione della viabilità forestale esistente ma attualmente non utilizzabile; saranno recuperati circa 22 km di strade nei boschi dell’acquasantano e oltre 3 km di piste forestali nel comprensorio arquatano. Sarà restituito un patrimonio prezioso, i boschi torneranno a essere accessibili in maniera gratuita sia per le imprese forestali sia per i turisti e i visitatori delle nostre montagne.
“La riparazione di una comunità così colpita dagli eventi sismici e dalle crisi pandemica ed economica, per essere duratura nel tempo deve partire anche dai valori espressi dal territorio in cui risiede. Il bosco è una caratteristica predominante nelle aree interne dei Monti della Laga, che ora grazie alle risorse messe in campo da Next Appennino e dai Fondi Regionali, hanno l’occasione di rilanciare l’economia locale proprio a partire dal patrimonio naturalistico dell’area". Così spiega il Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, ringraziando tutti i soggetti coinvolti, durante la presentazione, a fine luglio, dell'inizio dei lavori di recupero del percorso forestale che prende vita dalla frazione di Umito, presentazione alla quale sono intervenuti anche l’Assessore Regionale all’Agricoltura e Foreste Andrea Maria Antonini, il Sindaco di Acquasanta Terme Sante Stangoni, il Sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi, il Presidente Consorzio BIM Tronto Luigi Contisciani e il Segretario Generale Symbola Fabio Renzi.